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\chapter{Software}
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Nella lingua inglese software nasce per imitazione del termine ``hardware" e dalla composizione delle parole ``soft" (in italiano ``morbido", ``tenero", ``leggero") e ``ware" (in italiano ``merci", ``articoli", ``prodotti", ``mercanzie").
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%%%
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%La paternità della coniazione del termine ``software" non è certa.
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%L'americano Paul Niquette la rivendica sostenendo di aver coniato il termine ``software" nel 1953.
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%Certa invece è la prima apparizione del termine ``software" in una pubblicazione scritta: un articolo dell'American Mathematical Monthly scritto nel 1958 dallo statistico americano John Wilder Tukey. [da Wikipedia]
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In pratica il termine definisce programmi e procedure utilizzati per far eseguire al computer un determinato compito.
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Tutto quello che in un PC non riusciamo a toccare con le mani è considerato Software!
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Il software viene, a grandi linee, suddiviso in:
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\paragraph{Software di base}
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È la parte del software più vicina alla macchina, indispensabile per il funzionamento del computer.
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Viene generalmente identificato con il sistema operativo.
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\paragraph{Software applicativo}
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Viene definito software applicativo (o semplicemente ``applicativi") quell'insieme di programmi che l'utente usa per svolgere operazioni quotidiane: per scrivere una email o un documento, ritoccare una foto o navigare su Internet.
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Se ne possono individuare 5 categorie:
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\begin{itemize}
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\item Desktop
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\item giochi
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\item educazione
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\item scienze
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\item sw developement
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\item business
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\end{itemize}
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%% non apprezzo molto questa partenza subito col sw proprietario/libero
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\section{Licenze e libertà}
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%% inserire qui un intro sul software e la differenza fra sorgente e eseguibile (esempio del biscotto?)
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\subsection{Software proprietario}
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In generale il software proprietario è un applicativo di cui la riproduzione, modifica, distribuzione e utilizzo sono vincolate a una richiesta di permesso o categoricamente proibite.
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Rispetto ad altri prodotti dell'ingegno, il codice sorgente può essere occultato.
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Spesso, quindi, il software proprietario non è reso pubblico proprio per ostacolare chi volesse violare le clausole che lo proteggono e leggi ben precise ne impediscono la ridistribuzione (copyright).
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Il software proprietario può essere sia a pagamento che gratuito, in quest'ultimo caso si parla di:
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\begin{itemize}
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\item \textbf{freeware} se è sottoposto esplicitamente ad una licenza che ne permette la redistribuzione gratuita. Il software freeware pur essendo proprietario, viene concesso in uso senza alcun corrispettivo, ed è liberamente duplicabile e distribuibile, con pochissime eccezioni.
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\item \textbf{shareware} se è disponibile gratuitamente solo per un periodo di prova, nonostante sia distribuito in maniera simile a quello freeware, richiede un pagamento al termine di un periodo di prova o per attivarne tutte le funzionalità che sono state limitate.
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\item \textbf{abandonware} se si tratta di software non più mantenuto né commercializzato da tempo, pertanto è considerato ``abbandonato" ed esplicitamente rilasciato come di pubblico dominio.
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\end{itemize}
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\subsection{Software libero}
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Il Software Libero e Open Source\footnote{una breve spiegazione della distinzione può essere messa qui} sono software non sottoposti ad alcun vincolo, lasciando così l'utente libero di farne ciò che desidera, per esempio di:
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\begin{itemize}
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\item eseguirlo per qualsiasi scopo;
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\item studiarlo e modificarlo;
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\item poterlo liberamente ridistribuire;
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\item migliorarne le funzionalità.
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\end{itemize}
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Molti confondono ``free software" con software ``gratis", poiché “free” in inglese vuol dire sia gratuito che libero, ma quando parliamo di ``free software" intendiamo il software libero.
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%% licenze: da accorciare
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\subsection{Vantaggi del Software Libero}
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Utilizzare Software Libero, è prima di tutto una scelta di natura etica.
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Il suo sviluppo si basa sugli stessi principi fondanti della comunità scientifica, senza i quali la ricerca non può progredire: il libero scambio delle informazioni, la condivisione di idee e risultati ed il libero utilizzo del patrimonio comune delle conoscenze per un ulteriore sviluppo.
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Favorisce dunque l'indipendenza tecnologica, la diffusione del sapere, l'abbassamento delle barriere di accesso alla tecnologia, stimola la concorrenza e dà sostegno all'economia locale.
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Le amministrazioni pubbliche sono incoraggiate ad usare Software Libero poiché impiegano le risorse dei cittadini e dovrebbero preferire l'utilizzo e lo sviluppo di un software che resti a disposizione di tutti
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%garantendo la sua disponibilità, il suo riutilizzo, e la creazione di competenze, professionalità e valore sul territorio.
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Dal punto di vista tecnico permette la verificabilità del software: diventa possibile, quando serve, monitorare il comportamento effettivo dei programmi intervenendo direttamente sui problemi; inoltre, consente un'estrema facilità di sviluppo, dal momento che ogni nuova implementazione può basarsi sulle modifiche precedenti.
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Il codice sorgente è sottoposto e revisionato da un'ampia comunità che corregge bug e malfunzionamenti, che avviene in tempi sufficientemente rapidi.
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Poiché il codice è sotto gli occhi del mondo, diventa difficile programmare applicativi malevoli.
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Inoltre, chiunque abbia basi di programmazione può contribuire: o direttamente scrivendo del codice, ma anche traducendo programmi o segnalando problemi da correggere (bug).
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% questo discorso lo riprenderei da madbob [se un programmatore alle prime armi mette le mani su software pubblico ha modo di mettersi in mostra]
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Dal punto di vista sociale utilizzare Software Libero riveste un grande valore culturale dovuto al carattere pubblico e alla condivisione dei risultati; favorisce lo sviluppo professionale: basandosi su una economia dei servizi, incentiva la crescita professionale e l'aumento delle competenze sul territorio.
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% va detto meglio... non è così scontato
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Dal punto di vista economico, il Software Libero stimola la concorrenza e garantisce grandi possibilità di sviluppo che favoriscono l’economia locale.
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%ok formazione
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Crea nuove opportunità di business nel campo della formazione e del supporto.
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Collaborando con sviluppatori volontari e utilizzando il lavoro della comunità, anche le piccole e medie imprese sono in grado di sviluppare e vendere prodotti di alta qualità.
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\subsection{Svantaggi del Software Libero}
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Lo sviluppo del software libero può avere una gestione ``anarchica", che porta a risultati incoerenti e ad una mancanza di uniformità.
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Può succedere che alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non siano disponibili mancano comunità che ne supportino lo sviluppo, oppure al contrario che gruppi di lavoro distinti lavorino a progetti del tutto equivalenti, dando luogo ad una dispersione negli obiettivi.
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Anche se spesso è disponibile molta documentazione, è sovente incompleta, non in lingua italiana e a volte non aggiornata.
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Parte dello sviluppo del software libero è rappresentato dal lavoro volontario, pertanto può essere più lento rispetto al software proprietario.
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\section{GNU/Linux}
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% la definizione sua non mi garba... agli occhi della gente mi sembra circolare
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GNU/Linux è un sistema operativo creato nel 1991 da Linus Torvalds, uno studente universitario finlandese, integrato con altri software (sia di base che applicativi) GNU .
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% cos'è GNU e una sua breve storia la facciamo prima
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%sviluppato da Richard Stallman, al tempo studente universitario del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, ha dato vita al sistema operativo GNU/Linux.
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%% riprendere a piene mani da quello che si dice a voce nella presentazione introduttiva
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\subsection{Perché usare Linux}
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\begin{itemize}
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\item \textbf{Sicurezza:}...
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\item \textbf{Stabilità:} meh... da dire molto bene
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% che è software libero lo possiamo omettere da qui, lo dobbiamo aver già detto in tutte le salse
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\item \textbf{Riuso:} la maggior parte degli utenti navigano in rete, leggono e scrivono email, scrivono file di testo e presentazioni, dunque non hanno bisogno di aggiornare il proprio computer ogni 3/4 anni per avere sempre l'ultimo modello.
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Purtroppo i sistemi proprietari evolvono sempre adattandosi al nuovo hardware, aggiungendo effetti grafici o appesantendo il sistema di base, e non è una buona idea utilizzare versioni precedenti perché vengono supportate sempre meno.
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Alcune versioni di Linux, invece, sono pensate per l'uso su computer più datati ed eseguire in tranquillità le operazioni di base.
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\item
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\end{itemize}
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\subsection{Le versioni di Linux}
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Le diverse versioni di Linux sono dette \textbf{distribuzioni}, ed insieme al sistema operativo raccolgono software applicativi per l'uso base o per guidare l'utente nel processo di installazione del sistema.
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Ogni distribuzione si differenzia dall'altra per scelte progettuali, per lo stile grafico, per la ``leggerezza" (alcune sono più adatte a computer performanti, altre a quelli di ultima generazione), per il target di utenti prefissato.
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\url{http://www.distrowatch.com} |