trashware-book/tex/5-ricondizionare.tex

343 lines
24 KiB
TeX

\chapter{Ricondizionare un computer}
\begin{shadequote}
Del maiale non si butta via nulla
\par
\textit{Detto popolare toscano}
\end{shadequote}
A differenza di quanto si crede, l'operazione di assemblaggio di un PC non è affatto complessa e non richiede conoscenze tecniche o strumenti particolari.
%%%%%%%%%%%%
\section{Gli strumenti di lavoro}
Un computer può essere montato e smontato agevolmente con un solo cacciavite a croce, sebbene nell'attività di trashware sia consigliato dotarsi di un insieme di attrezzi utili in qualunque situazione di emergenza:
%% mah, io ci metterei du figurine anziché sta lista brutta da morì
\begin{multicols}{2}
\begin{itemize}
\item set di cacciaviti di varie dimensioni e formati (croce, taglio, esagonale?)
\item cacciaviti con manico lungo
\item pinza
\item pinza a punte sottili
%chiave a boccola da 5 mm con manico.
\item chiavi inglesi di piccolo calibro
\item set di brugole
\item pinzetta isolata con punte sottili
\item tester
\item calamita
\item saldatore a stagno
\item torcia a led
\item lente di ingrandimento
\item aspirapolvere e/o compressore
\end{itemize}
\end{multicols}
%%%%%%%%%%%%
%%%%%%%%%%%%
\section{Prima di cominciare}
\paragraph{Sicurezza personale}
Come per ogni altro dispositivo alimentato a corrente è buona regola non operare mai con le componenti interne del computer in presenza di tensione elettrica; scollegare sempre il cavo di alimentazione prima di fare qualsiasi operazione.
Soprattutto se si è alle prime armi è consigliato lavorare con un'altra persona vicino: la sua presenza potrebbe rivelarsi fondamentale in caso di emergenza.
\\
Indossare scarpe da ginnastica o con suola in gomma, non indossare oggetti pendenti che possono venire a contatto con i circuiti o possano impigliarsi, e fare attenzione anche ai capelli.
Se si è stanchi è bene interrompere ciò che si sta facendo e rimandare.
\paragraph{Precauzioni elettriche}
I circuiti integrati soffrono di un'alta vulnerabilità all'elettricità statica, di cui il nostro corpo è naturalmente carico: una scarica accidentale potrebbe mettere fuori uso un componente.
%Molte guide esagerano nel dare importanza a questo aspetto, sono pochi i costruttori di PC che prendono precauzioni particolari, anche perché negli ultimi anni i costruttori hanno adottato accorgimenti tecnologici.
La precauzione di base più comune è quella di toccare occasionalmente degli oggetti che permettano di eliminare la carica elettrostatica, come un tavolo in metallo o un rubinetto dell'acqua.
\paragraph{Caduta dei componenti}
In teoria sembra facile prevenirli, ma i danni da caduta sono molto più frequenti rispetto a quelli elettrostatici.
Per evitare di danneggiare preziosi componenti evitare di lavorare ai bordi del tavolo.
%Lasciate inoltre i pezzi imballati fino al momento della loro installazione, un po' lontano da dove si sta lavorando.
%\paragraph{Azioni maldestre}
%Danneggiare un componente prima di iniziare o completare l'assemblaggio è veramente fastidioso.
%Molti componenti richiedono un po' di forza per essere collegati ai vari connettori (per es. RAM), ma altri invece devono essere maneggiati delicatamente (per es. CPU).
%Consigli utili
%Per il vostro lavoro di assemblaggio è utile utilizzare un piano di appoggio ampio e alla giusta altezza in modo che permetta di operare tranquillamente sul case del computer.
%Il computer è costituito da spine, connettori e prese che non permettono di sbagliare anche grazie alla forma asimmetrica di questi, in ogni caso prestate attenzione e non procedete frettolosamente.
%A volte i componenti di un PC sono difficili da inserire o da togliere, questo per mantenere un collegamento compatto tra le parti, applicate movimenti decisi e precisi, non forzate più di tanto, si rischia di rompere i pezzi.
%Lavorate SEMPRE all'interno del PC con la “spina staccata”, non basta spegnere il computer e l'interruttore dell'alimentatore per essere sicuri al 100\% .
%Pulite anche il cabinet con un po' di acqua e detergente liquido, lavorerete meglio.
%%%%%%%%%%%%
% io accorperei le due cose
\section{Assemblare e disassemblare un PC}
Nel caso un PC venga ricondizionato o riparato, alcuni componenti dovranno essere sostituiti perché guasti o non più supportati, oppure aggiunti (ad esempio la RAM o le schede di espansione).
%È utile prendere nota dei componenti che si andranno ad utilizzare, lasciando una piccola nota all'interno del case.
%È importante, soprattutto per i meno esperti, ricordarsi come e dove erano montati e collegati i vari componenti.
% tanto si dice dopo
%Una attenzione particolare occorre per i cavetti che collegano la scheda madre con il cabinet (pulsante di accensione, reset, led, prese USB frontali e di eventuali prese audio).
%Direi di far seguire le parti che più spesso devono essere sostituite, con cause e consigli
Seguono alcuni consigli per effettuare le sostituzioni tipiche all'interno del PC, suddivise per componenti.
\subsection{Una prima ispezione}
%Condensatori esplosi, ventole bloccate dai cavi, polvere.
Prima di iniziare il lavoro, se il PC su cui si sta lavorando è vecchio e pieno di polvere, aprirlo per pulirlo prima con un aspirapolvere o con un po' di aria compressa.
È consigliato effettuare questa operazione anche se il PC sembra funzionante, in modo da verificare che tutti i cavi siano ordinati e non blocchino il movimento delle ventole, che non siano presenti componenti deteriorati e che cumuli di polvere nascosti possano portare ad un surriscaldamento dei componenti e ad una loro usura precoce.
Spesso i \emph{condensatori} delle schede elettroniche sono i primi a danneggiarsi in seguito all'usura e allo stress.
I condensatori si presentano come piccoli cilindri e, quando danneggiati, si gonfiano e possono rilasciare le sostanze chimiche contenute al loro interno, come mostrato in \figurename~\ref{fig:HW-condensatori-danneggiati}.\\
Se vengono individuati dei condensatori danneggiati, conviene cambiare direttamente la scheda su cui sono posti, a meno che questa non sia di particolare importanza e si sia esperti in saldatura a stagno, nel qual caso si può anche tentare di sostituirli con dei condensatori nuovi.
\begin{figure}[htb!]
\centering
\includegraphics[width=.4\linewidth]{img/raster/HW-condensatori-danneggiati.jpg}
\caption{Alcuni condensatori danneggiati su una scheda madre.}
\label{fig:HW-condensatori-danneggiati}
\end{figure}
\subsection{CPU e dissipatore}
\begin{figure}[htb!]
\centering
\includegraphics[width=.4\linewidth]{img/raster/HW-ventola-intel.jpg}
\includegraphics[width=.3\linewidth]{img/raster/HW-cpu-mount}
\caption{Rimuovere una ventola Intel e montare un processore.}
\label{fig:HW-ventola-intel}
\end{figure}
\textit{\textbf{Motivazioni:} sostituzione con una CPU più potente; sostituzione della pasta termica o della ventola di dissipazione;}
Innanzitutto è necessario rimuovere il dissipatore.
Quelli più moderni utilizzano un sistema di fissaggio con quattro perni in plastica: è sufficiente far ruotare di 90\textdegree{} le apposite maniglie, anche aiutandosi con un cacciavite, e poi sollevarle leggermente (\figurename~\ref{fig:HW-ventola-intel}).
\\
%sostituire allentabile con una parola in italiano
Alcune schede madri, specialmente quelle con processore AMD, utilizzano invece un sistema ad aggancio metallico a incastro, che può essere allentato sollevando il gancio facendo leva con un cacciavite a taglio.
\begin{boxino}
Prima di inserire una nuova CPU è consigliato verificarne la compatibilità sul manuale della scheda madre.
Questo può essere reperito facilmente cercando il codice del modello (stampigliato sulla scheda) con un motore di ricerca o sul sito del produttore
\end{boxino}
Sostituita la CPU, è necessario deporre una \textbf{pasta termica}\footnote{Anche detta pasta siliconica o pasta conduttiva, rispettivamente per la sua composizione e la sua funzionalità} che migliora lo scambio di calore fra il processore e il dissipatore.
% mah, mai successo % non t'è mai successo perché non hai mai comprato un computer nuovo, poveraccio :P
Se il dissipatore è nuovo, sul fondo dello stesso potrebbe essere già presente la pasta conduttiva, protetta da una superficie di plastica, altrimenti è necessario procurarsene separatamente un tubetto.
\\
Quando si utilizzano dissipatori o CPU recuperati è necessario pulirli perfettamente dai residui della vecchia pasta, con un panno e dell'alcol, evitando di rigarne la superficie.
Si suggerisce di stendere la pasta a punti e poi distribuirla in modo uniforme su tutta la superficie, per esempio con un cartoncino; la pressione del dissipatore contribuirà poi a stenderla ulteriormente.
Il dissipatore può essere rimontato seguendo il procedimento inverso.
L'alimentazione della ventola dovrà essere riposizionata in corrispondenza del connettore \emph{CPU fan}.
\subsection{Montaggio delle memorie RAM}
\textit{\textbf{Motivazioni:} aumento della memoria; sostituzione di moduli danneggiati.}
\begin{figure}[hbt]
\centering
\includegraphics[width=.6\linewidth]{img/vectors/HW-ram-inserire}
\caption{Corretto inserimento di una RAM}
\end{figure}
Le RAM vanno inserite in modo che gli intagli coincidano con i ``dentini" previsti negli slot della scheda madre.\\
Innanzitutto bisogna allargare i fermi laterali in plastica, dopodiché è sufficiente esercitare una leggera pressione su entrambi i lati della memoria fino a udire un \emph{click}, dato dai fermi laterali che si chiudono automaticamente.
È impossibile inserire memorie di tipo errato o in verso opposto.
Alcune schede prevedono il montaggio di coppie di RAM identiche per sfruttare la tecnologia ``dual channel"; in questo caso si suggerisce di inserire memorie con stesse caratteristiche negli slot dello stesso colore.
In caso contrario non si pregiudica in alcun modo il funzionamento del computer, ma si perde questa funzionalità che può migliorarne le prestazioni.
Se le RAM inserite sono di recupero si consiglia caldamente di effettuare un test una volta terminato l'assemblaggio, utilizzando appositi strumenti software (\textit{es. MemTest86+}).
%%%%%%%%
%Un utile controllo
%Dopo aver montato CPU, dissipatore e RAM, controllate che tutto sia a posto (fissaggio e corretto posizionamento del dissipatore, collegamento della ventola di raffreddamento, montaggio delle memorie RAM e settaggio di eventuali ponticelli), un controllo successivo quando la scheda madre è già montata nel cabinet sarebbe più difficile
%%%%%%%%
%%%%%%%%
\subsection{Preparazione del case}
\textit{\textbf{Motivazioni:} sostituzione di una intera scheda madre. Assemblaggio di una scheda nuova in un case vuoto;}
%Rimuovere le viti posteriori per togliere i pannelli laterali, in alcuni casi possono essere aperti senza l'utilizzo di cacciaviti.
In primo luogo, prima di inserire scheda madre nel case bisogna verificare la presenza e il corretto posizionamento dei distanziatori, ossia di piccoli cilindri in metallo, o plastica, che evitano il diretto contatto della scheda madre con la superficie metallica del case.
I distanziatori possono essere spostati, svitandoli con un paio di pinze, ed adattati seconda del tipo di scheda madre.
Si consiglia di posizionarne tanti quanti previsti dalla scheda madre: un fissaggio metallico in più può causare cortocircuiti fatali, mentre un fissaggio in meno rende poco stabile il montaggio.
% seconda cosa utile
A seguire, è possibile montare la mascherina delle prese posteriori del case, specifica per ogni scheda madre.
Se non si riuscisse a trovarne una adatta è possibile ometterla.
Una volta fissata la scheda madre dovranno essere collegati i connettori per i pulsanti di avvio e reset, delle spie e delle prese frontali (audio ed USB), seguendo le serigrafie presenti sulla scheda madre o, se disponibile, le indicazioni del manuale.
Talvolta i cavi sono muniti di un connettore che obbliga l'inserimento nel solo verso giusto, ma è abbastanza frequente che invece questi siano sciolti: il loro corretto cablaggio è quindi a carico dell'assemblatore.
% polarizzazione dei led.
%% Rivedere e riscrivere meglio questa cosa
Per i connettori delle porte USB frontali bisogna prestare un po' di attenzione:
I cavetti dei pin 1 e 2 (+5V) sono generalmente di colore rosso
I cavetti dei pin 3 e 4 (D-) sono generalmente di colore bianco
I cavetti dei pin 5 e 6 (D+) sono generalmente di colore verde
I cavetti dei pin 7 e 8 (GND) sono generalmente di colore nero
Nota: I cavetti dei dati (D- e D+) sono contrassegnati con dei numeri (di solito 0 e 1 oppure 1 e 2), i numeri uguali vanno inseriti nello stesso lato del connettore.
Il connettore USB deve essere collegato sulla scheda madre nei connettori marcati come \emph{USB} o \emph{F\_USB}.
Il connettore audio deve essere collegato sulla scheda madre nei connettori marcati come \emph{Front Audio} o \emph{F\_AUDIO}.
\begin{figure}[hbt!]
\hspace{\fill}
\includegraphics[height=5em]{img/vectors/HW-usb-pin}
\hspace{\fill}
\includegraphics[height=5em]{img/vectors/HW-audio-pin}
\hspace{\fill}
\caption{Connettori USB e audio su scheda madre.}
\end{figure}
%%%%%%%%
%%%%%%%%
\subsection{Montare l'alimentatore}
\textit{\textbf{Motivazioni:} l'alimentatore precedente è rumoroso o danneggiato; si sta assemblando un computer nuovo;}
\begin{boxino}
Si ricorda di scollegare sempre l'alimentatore dalla presa della corrente quando si mette mano ai componenti interni del computer!
\end{boxino}
L'alimentatore deve disporre di connettori adatti alla scheda madre ed alle memorie secondarie che dovranno esservi montate.
Pertanto bisogna verificare se:
\begin{itemize}
\item il connettore di alimentazione principale della scheda madre è a 20 poli oppure 24 (\figurename~\ref{fig:HW-connettore-atx});
%% TODO %%
\item la scheda madre richiede uno o più connettori secondari (figura ??);
\item dovranno essere montate soltanto memorie con vecchio ``connettore Molex" (solitamente, se sono IDE hanno questo connettore), oppure il più recente connettore di alimentazione SATA.
\end{itemize}
\begin{figure}[hbt!]
\centering
\includegraphics[height=10em]{img/vectors/HW-connettore-atx}
\includegraphics[height=10em]{img/raster/HW-connettore-atx-aggiuntivo}
\caption{Connettori di alimentazione pincipale per lo standard ATX}
\label{fig:HW-connettore-atx}
\end{figure}
Se si sta montando un nuovo alimentatore, per il fissaggio al case sono sufficienti 4 viti.
Se l'alimentatore è di recupero si consiglia di testarlo preventivamente, utilizzando un apposito strumento o un semplice tester.
In quest'ultimo caso è necessario cortocircuitare il filo verde col filo nero per forzarne l'accensione, come indicato in \figurename~\ref{fig:atx-psu-testing}.
Questa operazione, tendenzialmente non pericolosa, deve comunque essere svolta con l'ausilio di un esperto, almeno finché non si sarà fatta abbastanza pratica.
\begin{figure}
\centering
\begin{subfigure}{.45\textwidth}
\includegraphics[width=\textwidth]{img/raster/psu-tester.jpeg}
\caption{Un tester per alimentatori ATX con connettori Molex}
\label{fig:psu-tester}
\end{subfigure}
~
\begin{subfigure}{.45\textwidth}
\includegraphics[width=\textwidth]{img/raster/psu-poweron-hack.jpeg}
\caption{Cortocircuito per accendere un alimentatore senza collegarlo a una scheda madre}
\label{fig:psu-poweron-hack}
\end{subfigure}
\end{figure}
In ogni caso, anche un'ispezione visiva può essere decisiva per valutare la bontà di un alimentatore: la presenza di condensatori usurati indica che l'oggetto è sicuramente da scartare.
Tutti i connettori di alimentazione sono meccanicamente costruiti per essere inseriti in un solo verso, pertanto è impossibile sbagliare il collegamento.
I connettori verso la scheda madre sono dotati di un gancio che ne impedisce l'estrazione accidentale.
%%%%%%%%
%Inserimento della scheda madre nel cabinet
%Ora siamo pronti per inserire la nostra scheda madre completa di CPU e RAM nel nostro cabinet.
%Dopo aver posizionato la scheda madre, avvitate tutte le viti alle torrette distanziatici montate precedentemente (serrate le viti in maniera decisa senza però esagerare).
%Le eventuali rondelline isolanti in dotazione vanno montate sopra e non come distanziale tra la scheda madre e i distanziatori, (io non le uso mai). togliere tutti i riferimenti personali
%A operazione conclusa fate “un giro” di controllo con il cacciavite.
%%%%%%%%
%%%%%%%%
\subsection{Montare hard disk e unità ottiche}
I dischi fissi si montano inserendoli dalla parte interna del cabinet.
Dove richiesto, si suggerisce di fissarli con tutte le 4 viti, mentre alcuni cabinet prevedono sistemi di ancoraggio che non le richiedono.
Poiché gli hard disk generano calore, se non è previsto un sistema di raffreddamento specifico, avvitare bene tutte le 4 viti in modo da far aderire il più possibile la parte metallica dell'hard disk (di solito alluminio) al telaio metallico del cabinet: questo aiuta ad ottenere una maggiore dissipazione del calore.
%A questo proposito è anche utile lasciare dello spazio
%Prima di montare le periferiche che hanno accesso dall'esterno (es. floppy e unità ottiche) bisogna rimuovere le protezioni in plastica dal corrispondente alloggiamento sul case, una volta rimossa la protezione, ne troverete un'altra, ma in metallo, che andrà rimossa anch'essa, (nei cabinet usati molto probabilmente mancheranno).
Le unità ottiche vanno invece montate dall'esterno, rimuovendo prima le protezioni in plastica o in metallo poste sul fronte, poi inserendole fino ad allinearle al profilo del case.
\begin{figure}[hbt!]
\centering
\includegraphics[width=.4\linewidth]{img/raster/HW-ide-jumper}
\caption{Il jumper inserito su un Hard Disk IDE}
\end{figure}
Dischi e lettori ottici IDE hanno bisogno di una configurazione supplementare che conviene effettuare \textbf{prima} di inserirli nel case.
Poiché ogni canale IDE può supportare due dispositivi, uno dei due deve essere configurato come master e l'altro come slave, impostazione da effettuarsi con un piccolo ponticello posto sul drive a fianco del connettore.
Una errata configurazione (ad esempio, due master sullo stesso canale) comporterà un conflitto e la scheda madre non riconoscerà uno dei due dispositivi, se non entrambi.
\\
Oltre a master e slave è presente anche una terza modalità, detta Cable Select: ponendo in questa posizione i ponticelli di \textit{entrambi} i dispositivi sarà la scheda madre a decidere quale dei due è il master, evitando così conflitti accidentali.
Le varie posizioni del jumper sono sempre riportate sul dispositivo stesso.
\\
Per oggetti con connettore SATA non si pone questo problema.
%Nelle schede madri non recenti sono previsti due canali IDE ad ognuno dei quali si posso collegare 2 unità (una master e una slave).
%Solitamente questi connettori sulla scheda madre sono colorati.
%Quello blu è il canale IDE primario nel quale va collegato l'hard disk primario (quello che contiene il sistema operativo).
%Se i connettori sono tutti dello stesso colore, la serigrafia della scheda madre ci aiuterà ad individuare i due canali.
%Quello contraddistinto dalla serigrafia con il numero più basso (IDE0 o IDE1, è quello su cui andrà collegato l' hard disk primario che contiene il sistema operativo.
Sia i connettori IDE che SATA hanno un verso ben preciso, ma la forma meccanica ne impedisce un errato inserimento.
%Nelle moderne schede madri i collegamenti IDE (dopo un periodo di convivenza) sono stati sostituiti completamente dai collegamenti SATA, mentre il collegamento dei floppy disk è stato eliminato.
%I collegamenti SATA
%Nelle moderne schede madri per il collegamento di hard disk e unità ottiche sono presenti dei connettori SATA.
%Questi collegamenti sono più facili e non ci sono ponticelli da controllare.
%I connettori delle periferiche SATA si possono collegare in un solo modo.
\subsection{Montaggio di schede aggiuntive}
L'inserimento delle schede aggiuntive (video, audio, modem, rete ecc.) nei vari slot (PCI, PCIe, AGP, ...) è una operazione abbastanza semplice, in quanto basta allineare i connettori presenti sulla scheda con la fessura dello slot e inserire con decisione la scheda, fissando quindi con una vite l'aletta di fissaggio della scheda all'intelaiatura del case.
Dopo il fissaggio della vite controllare che la scheda non si sia sfilata leggermente dallo slot, non garantendo un perfetto contatto elettrico.
%Le viti di fissaggio
%Ricordiamoci che le viti per il fissaggio degli hard disk sono diverse da quelle dei lettori ottici, ma anche delle viti che fissano i pannelli laterali del cabinet.
%Utilizzate sempre le viti di dimensioni adatte per non rovinare la filettatura dei componenti!
%%% tutto spostato nella parte dell'alimentatore
%Colleghiamo i cavi di alimentazione
%
%Colleghiamo il cavo di alimentazione principale alla scheda madre.
%Il connettore maschio da 20 o 24 poli va inserito nel connettore sulla scheda madre, il verso è unico, non si può sbagliare!
%Nel connettore dovrebbe esserci un gancio in plastica che lo blocca alla scheda madre.
%In molte schede madri può essere presente un ulteriore connettore di alimentazione, questo però ha di solito 4 poli numerato con “P4”, colleghiamolo altrimenti il PC non partirà.
%Colleghiamo l'alimentazione ai lettori ottici (CD Rom, DVD e masterizzatori), nonché al lettore di floppy disk e agli hard disk, facendo attenzione al giusto verso.
%Se nel PC sono presenti degli hard disk tipo SATA e l'alimentatore non è provvisto di questi tipo di connettori bisogna munirsi di un adattatore.
\subsection{Attacchiamo la spina}
Una volta assemblato un computer, o fatta una modifica, conviene sempre effettuare un rodaggio.
Collegare quindi schermo, mouse, tastiera e cavo di alimentazione, dunque accendere il PC.
Se tutto è andato per il verso giusto il PC dovrà emettere un singolo \textit{beep} e mostrare su schermo le informazioni date dal BIOS.
In base a cosa è stato cambiato si consiglia di lanciare un test: solitamente un LiveCD di Linux contiene tutto il necessario.
%% si potrebbe linkare il wiki del GOLEM con la pagina relativa al testing
\section{Due parole sui portatili}
Mettere le mani su un computer portatile può essere di gran lunga più complesso.
Se si è presa in considerazione questa idea, che sia per aggiornare o sostituire qualche componente o effettuare una pulizia, è bene tenere a mente i seguenti punti:
\begin{itemize}
\item la sostituzione di parti esterne, come alimentatore o batteria, non comporta quasi mai un problema.
È sufficiente attenersi a quanto scritto sullo chassis, acquistando materiale con stesse caratteristiche (in particolare la tensione di alimentazione, l'amperaggio può essere anche maggiore);
\item se il portatile è in garanzia l'apertura ne comporta il decadimento!
%In particolare: quasi tutti i produttori appongono degli adesivi in posizioni "strategiche", ovvero sopra alle viti che bloccano non solo la base, ma anche i più banali sportelli di protezione, come quelli della RAM e del disco fisso: se l'adesivo viene danneggiato gli interventi successivi presso il produttore saranno pienamente a vostro carico.
%2. Qualsiasi banale errore può danneggiare uno o più componenti interni e compromettere irrimediabilmente il funzionamento del portatile!
\item non esiste una regola unica per aprire un portatile: conviene sempre cercarne il manuale su Internet oppure dei video che ne illustrino i passaggi;
\item sono necessarie cura ed ordine: un portatile può avere viti e parti di forme diverse che dovranno poi essere rimontate esattamente nello stesso modo. Inoltre alcune parti sono montate ad incastro ed con una eccessiva foga porterebbe a romperle;
\item ogni portatile è praticamente diverso da un altro. Pertanto non passi l'idea che di due portatili acciaccati se ne possa sempre fare uno funzionante: mentre sostituire un hard disk o aggiungere RAM è un'operazione facile, è pressoché improbabile sostituire una intera scheda madre o uno schermo.
\end{itemize}