- Aggiunta EULA generica

- Aggiunti esempi di varie licenze proprietarie e libere
- Sistemata convenzione per "Software Libero" scritto minuscolo
- Modificata leggermente storia GNU/Linux per introdurre alcune informazioni sulla GPL
- Scritti i paragrafi sul perché scegliere Linux: Sicurezza, Stabilità, Riuso e Legalità
- Modificata sezione delle distribuzioni per la preparazione del breve elenco di quelle più famose
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giomba 2018-02-18 23:26:08 +01:00
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@ -91,7 +91,8 @@ In generale il software proprietario è un applicativo di cui la riproduzione, m
Rispetto ad altri prodotti dell'ingegno, il codice sorgente può essere occultato.
Spesso, quindi, il codice sorgente del software proprietario non è reso pubblico proprio per ostacolare chi volesse violare le clausole che lo proteggono e leggi ben precise ne impediscono lo studio e la ridistribuzione (copyright).
Il software proprietario può essere sia a pagamento che gratuito, in quest'ultimo caso si parla di:
La licenza che accompagna il software proprietario è genericamente chiamata \textbf{EULA}, ossia \emph{End User License Agreement}, traducibile in italiano con \emph{accordo di licenza con l'utilizzatore finale}.
Quando il software proprietario è a pagamento, ogni produttore fornisce una propria EULA personalizzata. Quando invece è gratuito, le EULA possono essere ulteriormente suddivise nelle seguenti categorie:
\begin{itemize}
\item \textbf{freeware} se è sottoposto esplicitamente ad una licenza che ne permette la redistribuzione gratuita. Il software freeware pur essendo proprietario, viene concesso in uso senza alcun corrispettivo, ed è liberamente duplicabile e distribuibile, con pochissime eccezioni.
@ -108,18 +109,22 @@ Il Software Libero e Open Source\footnote{le due terminologie \emph{software~lib
\item poterlo liberamente ridistribuire;
\end{itemize}
Il software libero viene sempre distribuito in forma sorgente, e quasi sempre anche in forma binaria. Nel caso in cui la forma binaria non fosse disponibile, rimane comunque sempre possibile ottenerla in autonomia effettuando la traduzione per proprio conto.
Il software libero viene sempre distribuito in forma sorgente, e quasi sempre anche in forma binaria. Nel rarissimo caso in cui la forma binaria non fosse disponibile, rimane comunque sempre possibile ottenerla in autonomia effettuando la traduzione per proprio conto.
Come il software proprietario, anche quello libero può essere a pagamento, oppure gratuito, anche se generalmente si trova in quest'ultima forma.
È necessario porre l'attenzione sul fatto che molti confondono ``free software" con software ``gratis", poiché “free” in inglese vuol dire sia gratuito che libero, ma quando parliamo di ``free software" intendiamo il software libero.
Tra le più famose licenze per il software libero si ricordano la APL (Apache Public Licence), la \textbf{BSD} (Berkley Software Distribution), la EUPL (European Union Public Licence), la \textbf{GPL} (General Public Licence) e similari (quali AGPL e LGPL) e la \textbf{MPL} (Mozilla Public Licence).
Curiosità: in alcuni casi, può accadere che uno stesso programma venga rilasciato sia con una licenza proprietaria sia con una licenza libera: in questo caso, la prima è spesso dedicata ad un ambiente professionale, mentre la seconda all'utenza domestica.
\subsection{Vantaggi del Software Libero}
Utilizzare Software Libero, è prima di tutto una scelta di natura etica.
Il suo sviluppo si basa sugli stessi principi fondanti della comunità scientifica, senza i quali la ricerca non può progredire: il libero scambio delle informazioni, la condivisione di idee e risultati ed il libero utilizzo del patrimonio comune delle conoscenze per un ulteriore sviluppo.
Favorisce dunque l'indipendenza tecnologica, la diffusione del sapere, l'abbassamento delle barriere di accesso alla tecnologia, stimola la concorrenza e dà sostegno all'economia locale.
Le amministrazioni pubbliche sono incoraggiate dalla legge ad usare Software Libero poiché impiegano le risorse dei cittadini e dovrebbero preferire l'utilizzo e lo sviluppo di un software che resti a disposizione di tutti.
Le amministrazioni pubbliche sono incoraggiate dalla legge ad usare software libero poiché impiegano le risorse dei cittadini e dovrebbero preferire l'utilizzo e lo sviluppo di un software che resti a disposizione di tutti.
Dal punto di vista tecnico permette la verificabilità del software: diventa possibile, quando serve, monitorare il comportamento effettivo dei programmi intervenendo direttamente sui problemi, perché il codice sorgente è disponibile; inoltre, consente un'estrema facilità di sviluppo, dal momento che ogni nuova implementazione può basarsi sulle modifiche precedenti.
Il codice sorgente è sottoposto e revisionato da un incalcolabile numero di programmatori, che correggono bug e malfunzionamenti in tempi rapidissimi.
@ -127,7 +132,7 @@ Poiché il codice è sotto gli occhi del mondo, diventa difficile programmare ap
Infine, chiunque abbia basi di programmazione può contribuire direttamente scrivendo del codice, ma anche traducendo programmi o segnalando problemi da correggere (bug).
% questo discorso lo riprenderei da madbob [se un programmatore alle prime armi mette le mani su software pubblico ha modo di mettersi in mostra]
Dal punto di vista sociale utilizzare Software Libero riveste un grande valore culturale dovuto al carattere pubblico e alla condivisione dei risultati; favorisce lo sviluppo professionale: basandosi su una economia dei servizi, incentiva la crescita professionale e l'aumento delle competenze sul territorio.
Dal punto di vista sociale, utilizzare software libero riveste un grande valore culturale dovuto al carattere pubblico e alla condivisione dei risultati; favorisce lo sviluppo professionale: basandosi su una economia dei servizi, incentiva la crescita professionale e l'aumento delle competenze sul territorio.
% va detto meglio... non è così scontato
Dal punto di vista economico, il Software Libero stimola la concorrenza e garantisce grandi possibilità di sviluppo che favoriscono leconomia locale.
%ok formazione
@ -136,7 +141,7 @@ Collaborando con sviluppatori volontari e utilizzando il lavoro della comunità,
\subsection{Svantaggi del Software Libero}
Lo sviluppo del software libero può avere una gestione ``anarchica", che porta a risultati incoerenti e ad una mancanza di uniformità.
Può succedere che alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non siano disponibili mancano comunità che ne supportino lo sviluppo, oppure al contrario che gruppi di lavoro distinti lavorino a progetti del tutto equivalenti, dando luogo ad una dispersione negli obiettivi.
Può succedere che alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non siano disponibili, mancando comunità che ne supportino lo sviluppo, oppure al contrario che gruppi di lavoro distinti lavorino a progetti del tutto equivalenti, dando luogo ad una dispersione negli obiettivi.
Anche se spesso è disponibile molta documentazione, è sovente incompleta, non in lingua italiana e a volte non aggiornata.
@ -144,21 +149,30 @@ Parte dello sviluppo del software libero è rappresentato dal lavoro volontario,
\section{GNU/Linux}
% la definizione sua non mi garba... agli occhi della gente mi sembra circolare
Nella prima metà degli anni 80 del XX secolo, Richard~Matthew~Stallman, al tempo ricercatore universitario del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, decise che avrebbe sviluppato un intero sistema operativo libero, che battezzò GNU. Tuttavia, il progetto era molto ambizioso, e si dovette aspettare il 1991 prima che Linus~Torvalds, un brillante studente universitario finlandese, scrivesse la base di un sistema operativo che andava perfettamente a integrarsi con il software GNU, dando così origine a un sistema operativo completo: GNU/Linux.
Nella prima metà degli anni 80 del XX secolo, Richard~Matthew~Stallman, al tempo ricercatore universitario del MIT\footnote{Massachuttes Institute of Technology di Boston}, decise che avrebbe sviluppato un intero sistema operativo libero, che battezzò GNU\footnote{il sistema si ispirava ad un sistema già esistente del 1969, chiamato Unix: il nome GNU fu scelto come acronimo ricorsivo che sta per \emph{GNU is Not Unix}}.
Tuttavia, il progetto era molto ambizioso, e si dovette aspettare il 1991 prima che, in maniera del tutto indipendente, Linus~Torvalds, un brillante studente universitario finlandese, scrivesse la base di un sistema operativo che andava perfettamente a integrarsi con il software GNU, dando così origine a un sistema operativo completo: GNU/Linux.
Nel frattempo, nel 1989, Stallman aveva redatto la prima versione della licenza libera GPL, con la quale verrà rilasciato anche Linux dal 1992.
\subsection{Perché usare Linux}
\begin{itemize}
\item \textbf{Sicurezza:}...
\item \textbf{Stabilità:} meh... da dire molto bene
\item \textbf{Sicurezza:} Linux si ispira ai sistemi di tipo Unix, dotati di un'organizzazione a più livelli di privilegio, che consente di tenere fortemente separate le operazioni ordinarie da quelle di modifica e manutenzione del sistema. Questo garantisce maggiore sicurezza in quanto limita i danni dovuti a errori accidentali, e neutralizza alla radice il software maligno, rendendo Linux praticamente immune alla maggior parte dei virus informatici;
\item \textbf{Stabilità:} l'architettura Unix è particolarmente indicata anche per l'esecuzione di molte applicazioni, ognuna delle quali agisce nel suo ambito di competenza senza inteferire con le altre, e senza che, in caso di malfunzionamenti, possa bloccare l'intero sistema; questa differenza, ad oggi, è molto meno accentuata rispetto ad alcuni anni fa, in quanto anche i sistemi proprietari si sono evoluti;
% che è software libero lo possiamo omettere da qui, lo dobbiamo aver già detto in tutte le salse
\item \textbf{Riuso:} la maggior parte degli utenti navigano in rete, leggono e scrivono email, scrivono file di testo e presentazioni, dunque non hanno bisogno di aggiornare il proprio computer ogni 3/4 anni per avere sempre l'ultimo modello.
Purtroppo i sistemi proprietari evolvono sempre adattandosi al nuovo hardware, aggiungendo effetti grafici o appesantendo il sistema di base, e non è una buona idea utilizzare versioni precedenti perché vengono supportate sempre meno.
Alcune versioni di Linux, invece, sono pensate per l'uso su computer più datati ed eseguire in tranquillità le operazioni di base.
\item
\item \textbf{Legalità:} l'utente domestico che utilizza costoso software proprietario può facilmente cadere nella tentazione di utilizzare versioni ``pirata" illegali delle applicazioni di cui ha bisogno; la quasi totalità del software libero è invece gratuita, e viene fornita fin da subito con il sistema, perciò il rischio e la tentazione di utilizzare software illegale diminuisce drasticamente;
\item \textbf{Riuso:} la maggior parte degli utenti naviga in rete, legge e scrive email, scrive file di testo e presentazioni, dunque non ha bisogno di aggiornare il proprio computer ogni 3/4 anni per avere sempre l'ultimo modello.
Purtroppo i sistemi proprietari evolvono sempre adattandosi al nuovo hardware, aggiungendo effetti grafici tanto carini quanto inutili, o appesantendo il sistema di base, che, col passare del tempo, gira sempre più lentamente.
Al contrario, Linux ha un'architettura molto modulare che gli permette di adattarsi sia a computer di ultima generazione che a macchine più datate; in più, alcune versioni sono pensate per l'uso su computer più datati, che possono quindi eseguire in tranquillità tutte le operazioni di base.
\end{itemize}
\subsection{Le versioni di Linux}
Le diverse versioni di Linux sono dette \textbf{distribuzioni}, ed insieme al sistema operativo raccolgono software applicativi per l'uso base o per guidare l'utente nel processo di installazione del sistema.
Ogni distribuzione si differenzia dall'altra per scelte progettuali, per lo stile grafico, per la ``leggerezza" (alcune sono più adatte a computer performanti, altre a quelli di ultima generazione), per il target di utenti prefissato.
Altre motivazioni possono essere trovate sul sito \url{http://whylinuxisbetter.net/it/}
\subsection{Le versioni di Linux}
Le diverse versioni di Linux sono dette \textbf{distribuzioni}, o anche semplicemente \emph{distro}, e insieme al sistema operativo raccolgono software applicativi per l'uso base o per guidare l'utente nel processo di installazione del sistema.
Ogni distribuzione si differenzia dall'altra per scelte progettuali, per lo stile grafico, per il bacino di utenti che intende soddisfare e per la ``leggerezza" (l'essere più o meno adatta a computer vecchi).
%% TODO -- ELENCO DISTRIBUZIONI FAMOSE
% DEBIAN - UBUNTU - MINT - FEDORA - REDHAT (+CENTOS)
% + Linux Distribution Timeline
Un elenco di tutte le distribuzioni è reperibile su \url{http://www.distrowatch.com}
\url{http://www.distrowatch.com}