- Aggiunta EULA generica
- Aggiunti esempi di varie licenze proprietarie e libere - Sistemata convenzione per "Software Libero" scritto minuscolo - Modificata leggermente storia GNU/Linux per introdurre alcune informazioni sulla GPL - Scritti i paragrafi sul perché scegliere Linux: Sicurezza, Stabilità, Riuso e Legalità - Modificata sezione delle distribuzioni per la preparazione del breve elenco di quelle più famose
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ef3c479a12
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@ -91,7 +91,8 @@ In generale il software proprietario è un applicativo di cui la riproduzione, m
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Rispetto ad altri prodotti dell'ingegno, il codice sorgente può essere occultato.
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Spesso, quindi, il codice sorgente del software proprietario non è reso pubblico proprio per ostacolare chi volesse violare le clausole che lo proteggono e leggi ben precise ne impediscono lo studio e la ridistribuzione (copyright).
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Il software proprietario può essere sia a pagamento che gratuito, in quest'ultimo caso si parla di:
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La licenza che accompagna il software proprietario è genericamente chiamata \textbf{EULA}, ossia \emph{End User License Agreement}, traducibile in italiano con \emph{accordo di licenza con l'utilizzatore finale}.
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Quando il software proprietario è a pagamento, ogni produttore fornisce una propria EULA personalizzata. Quando invece è gratuito, le EULA possono essere ulteriormente suddivise nelle seguenti categorie:
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\begin{itemize}
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\item \textbf{freeware} se è sottoposto esplicitamente ad una licenza che ne permette la redistribuzione gratuita. Il software freeware pur essendo proprietario, viene concesso in uso senza alcun corrispettivo, ed è liberamente duplicabile e distribuibile, con pochissime eccezioni.
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@ -108,18 +109,22 @@ Il Software Libero e Open Source\footnote{le due terminologie \emph{software~lib
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\item poterlo liberamente ridistribuire;
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\end{itemize}
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Il software libero viene sempre distribuito in forma sorgente, e quasi sempre anche in forma binaria. Nel caso in cui la forma binaria non fosse disponibile, rimane comunque sempre possibile ottenerla in autonomia effettuando la traduzione per proprio conto.
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Il software libero viene sempre distribuito in forma sorgente, e quasi sempre anche in forma binaria. Nel rarissimo caso in cui la forma binaria non fosse disponibile, rimane comunque sempre possibile ottenerla in autonomia effettuando la traduzione per proprio conto.
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Come il software proprietario, anche quello libero può essere a pagamento, oppure gratuito, anche se generalmente si trova in quest'ultima forma.
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È necessario porre l'attenzione sul fatto che molti confondono ``free software" con software ``gratis", poiché “free” in inglese vuol dire sia gratuito che libero, ma quando parliamo di ``free software" intendiamo il software libero.
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Tra le più famose licenze per il software libero si ricordano la APL (Apache Public Licence), la \textbf{BSD} (Berkley Software Distribution), la EUPL (European Union Public Licence), la \textbf{GPL} (General Public Licence) e similari (quali AGPL e LGPL) e la \textbf{MPL} (Mozilla Public Licence).
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Curiosità: in alcuni casi, può accadere che uno stesso programma venga rilasciato sia con una licenza proprietaria sia con una licenza libera: in questo caso, la prima è spesso dedicata ad un ambiente professionale, mentre la seconda all'utenza domestica.
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\subsection{Vantaggi del Software Libero}
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Utilizzare Software Libero, è prima di tutto una scelta di natura etica.
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Il suo sviluppo si basa sugli stessi principi fondanti della comunità scientifica, senza i quali la ricerca non può progredire: il libero scambio delle informazioni, la condivisione di idee e risultati ed il libero utilizzo del patrimonio comune delle conoscenze per un ulteriore sviluppo.
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Favorisce dunque l'indipendenza tecnologica, la diffusione del sapere, l'abbassamento delle barriere di accesso alla tecnologia, stimola la concorrenza e dà sostegno all'economia locale.
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Le amministrazioni pubbliche sono incoraggiate dalla legge ad usare Software Libero poiché impiegano le risorse dei cittadini e dovrebbero preferire l'utilizzo e lo sviluppo di un software che resti a disposizione di tutti.
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Le amministrazioni pubbliche sono incoraggiate dalla legge ad usare software libero poiché impiegano le risorse dei cittadini e dovrebbero preferire l'utilizzo e lo sviluppo di un software che resti a disposizione di tutti.
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Dal punto di vista tecnico permette la verificabilità del software: diventa possibile, quando serve, monitorare il comportamento effettivo dei programmi intervenendo direttamente sui problemi, perché il codice sorgente è disponibile; inoltre, consente un'estrema facilità di sviluppo, dal momento che ogni nuova implementazione può basarsi sulle modifiche precedenti.
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Il codice sorgente è sottoposto e revisionato da un incalcolabile numero di programmatori, che correggono bug e malfunzionamenti in tempi rapidissimi.
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@ -127,7 +132,7 @@ Poiché il codice è sotto gli occhi del mondo, diventa difficile programmare ap
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Infine, chiunque abbia basi di programmazione può contribuire direttamente scrivendo del codice, ma anche traducendo programmi o segnalando problemi da correggere (bug).
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% questo discorso lo riprenderei da madbob [se un programmatore alle prime armi mette le mani su software pubblico ha modo di mettersi in mostra]
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Dal punto di vista sociale utilizzare Software Libero riveste un grande valore culturale dovuto al carattere pubblico e alla condivisione dei risultati; favorisce lo sviluppo professionale: basandosi su una economia dei servizi, incentiva la crescita professionale e l'aumento delle competenze sul territorio.
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Dal punto di vista sociale, utilizzare software libero riveste un grande valore culturale dovuto al carattere pubblico e alla condivisione dei risultati; favorisce lo sviluppo professionale: basandosi su una economia dei servizi, incentiva la crescita professionale e l'aumento delle competenze sul territorio.
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% va detto meglio... non è così scontato
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Dal punto di vista economico, il Software Libero stimola la concorrenza e garantisce grandi possibilità di sviluppo che favoriscono l’economia locale.
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%ok formazione
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@ -136,7 +141,7 @@ Collaborando con sviluppatori volontari e utilizzando il lavoro della comunità,
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\subsection{Svantaggi del Software Libero}
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Lo sviluppo del software libero può avere una gestione ``anarchica", che porta a risultati incoerenti e ad una mancanza di uniformità.
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Può succedere che alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non siano disponibili mancano comunità che ne supportino lo sviluppo, oppure al contrario che gruppi di lavoro distinti lavorino a progetti del tutto equivalenti, dando luogo ad una dispersione negli obiettivi.
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Può succedere che alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non siano disponibili, mancando comunità che ne supportino lo sviluppo, oppure al contrario che gruppi di lavoro distinti lavorino a progetti del tutto equivalenti, dando luogo ad una dispersione negli obiettivi.
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Anche se spesso è disponibile molta documentazione, è sovente incompleta, non in lingua italiana e a volte non aggiornata.
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@ -144,21 +149,30 @@ Parte dello sviluppo del software libero è rappresentato dal lavoro volontario,
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\section{GNU/Linux}
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% la definizione sua non mi garba... agli occhi della gente mi sembra circolare
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Nella prima metà degli anni 80 del XX secolo, Richard~Matthew~Stallman, al tempo ricercatore universitario del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, decise che avrebbe sviluppato un intero sistema operativo libero, che battezzò GNU. Tuttavia, il progetto era molto ambizioso, e si dovette aspettare il 1991 prima che Linus~Torvalds, un brillante studente universitario finlandese, scrivesse la base di un sistema operativo che andava perfettamente a integrarsi con il software GNU, dando così origine a un sistema operativo completo: GNU/Linux.
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Nella prima metà degli anni 80 del XX secolo, Richard~Matthew~Stallman, al tempo ricercatore universitario del MIT\footnote{Massachuttes Institute of Technology di Boston}, decise che avrebbe sviluppato un intero sistema operativo libero, che battezzò GNU\footnote{il sistema si ispirava ad un sistema già esistente del 1969, chiamato Unix: il nome GNU fu scelto come acronimo ricorsivo che sta per \emph{GNU is Not Unix}}.
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Tuttavia, il progetto era molto ambizioso, e si dovette aspettare il 1991 prima che, in maniera del tutto indipendente, Linus~Torvalds, un brillante studente universitario finlandese, scrivesse la base di un sistema operativo che andava perfettamente a integrarsi con il software GNU, dando così origine a un sistema operativo completo: GNU/Linux.
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Nel frattempo, nel 1989, Stallman aveva redatto la prima versione della licenza libera GPL, con la quale verrà rilasciato anche Linux dal 1992.
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\subsection{Perché usare Linux}
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\begin{itemize}
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\item \textbf{Sicurezza:}...
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\item \textbf{Stabilità:} meh... da dire molto bene
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\item \textbf{Sicurezza:} Linux si ispira ai sistemi di tipo Unix, dotati di un'organizzazione a più livelli di privilegio, che consente di tenere fortemente separate le operazioni ordinarie da quelle di modifica e manutenzione del sistema. Questo garantisce maggiore sicurezza in quanto limita i danni dovuti a errori accidentali, e neutralizza alla radice il software maligno, rendendo Linux praticamente immune alla maggior parte dei virus informatici;
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\item \textbf{Stabilità:} l'architettura Unix è particolarmente indicata anche per l'esecuzione di molte applicazioni, ognuna delle quali agisce nel suo ambito di competenza senza inteferire con le altre, e senza che, in caso di malfunzionamenti, possa bloccare l'intero sistema; questa differenza, ad oggi, è molto meno accentuata rispetto ad alcuni anni fa, in quanto anche i sistemi proprietari si sono evoluti;
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% che è software libero lo possiamo omettere da qui, lo dobbiamo aver già detto in tutte le salse
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\item \textbf{Riuso:} la maggior parte degli utenti navigano in rete, leggono e scrivono email, scrivono file di testo e presentazioni, dunque non hanno bisogno di aggiornare il proprio computer ogni 3/4 anni per avere sempre l'ultimo modello.
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Purtroppo i sistemi proprietari evolvono sempre adattandosi al nuovo hardware, aggiungendo effetti grafici o appesantendo il sistema di base, e non è una buona idea utilizzare versioni precedenti perché vengono supportate sempre meno.
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Alcune versioni di Linux, invece, sono pensate per l'uso su computer più datati ed eseguire in tranquillità le operazioni di base.
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\item
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\item \textbf{Legalità:} l'utente domestico che utilizza costoso software proprietario può facilmente cadere nella tentazione di utilizzare versioni ``pirata" illegali delle applicazioni di cui ha bisogno; la quasi totalità del software libero è invece gratuita, e viene fornita fin da subito con il sistema, perciò il rischio e la tentazione di utilizzare software illegale diminuisce drasticamente;
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\item \textbf{Riuso:} la maggior parte degli utenti naviga in rete, legge e scrive email, scrive file di testo e presentazioni, dunque non ha bisogno di aggiornare il proprio computer ogni 3/4 anni per avere sempre l'ultimo modello.
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Purtroppo i sistemi proprietari evolvono sempre adattandosi al nuovo hardware, aggiungendo effetti grafici tanto carini quanto inutili, o appesantendo il sistema di base, che, col passare del tempo, gira sempre più lentamente.
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Al contrario, Linux ha un'architettura molto modulare che gli permette di adattarsi sia a computer di ultima generazione che a macchine più datate; in più, alcune versioni sono pensate per l'uso su computer più datati, che possono quindi eseguire in tranquillità tutte le operazioni di base.
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\end{itemize}
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\subsection{Le versioni di Linux}
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Le diverse versioni di Linux sono dette \textbf{distribuzioni}, ed insieme al sistema operativo raccolgono software applicativi per l'uso base o per guidare l'utente nel processo di installazione del sistema.
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Ogni distribuzione si differenzia dall'altra per scelte progettuali, per lo stile grafico, per la ``leggerezza" (alcune sono più adatte a computer performanti, altre a quelli di ultima generazione), per il target di utenti prefissato.
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Altre motivazioni possono essere trovate sul sito \url{http://whylinuxisbetter.net/it/}
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\subsection{Le versioni di Linux}
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Le diverse versioni di Linux sono dette \textbf{distribuzioni}, o anche semplicemente \emph{distro}, e insieme al sistema operativo raccolgono software applicativi per l'uso base o per guidare l'utente nel processo di installazione del sistema.
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Ogni distribuzione si differenzia dall'altra per scelte progettuali, per lo stile grafico, per il bacino di utenti che intende soddisfare e per la ``leggerezza" (l'essere più o meno adatta a computer vecchi).
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%% TODO -- ELENCO DISTRIBUZIONI FAMOSE
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% DEBIAN - UBUNTU - MINT - FEDORA - REDHAT (+CENTOS)
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% + Linux Distribution Timeline
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Un elenco di tutte le distribuzioni è reperibile su \url{http://www.distrowatch.com}
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\url{http://www.distrowatch.com}
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