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@ -11,6 +11,14 @@ Il termine ``trashware", derivato dalle parole inglesi \emph{trash}, cioè spazz
Parte integrante del trashware è l'installazione esclusiva di software libero, tramite il sistema operativo GNU/Linux e var\^{i} applicativi open source, per portare avanti lo spirito di libertà dell'iniziativa.
Il materiale informatico così ottenuto viene consegnato a enti o persone bisognose, in particolar modo legandolo ad iniziative che tentano di colmare il divario digitale (digital divide), ossia la differenza di mezzi a disposizione tra chi è informaticamente alfabetizzato e chi non lo è.
\begin{figure}[tb!]
\centering
\includegraphics[width=0.7\linewidth]{img/raster/officina-informatica}
\caption{L'Officina Informatica, sede del GOLEM -- 200x}
\label{fig:officina-informatica}
\end{figure}
L'idea di definire la parola \emph{trashware} e l'attività che questa identifica è generalmente attribuita ad alcuni appassionati facenti parte del GOLEM, il LUG (Linux User Group) di Empoli (FI), che, fin dall'anno 2000, si sono dedicati all'organizzazione e alla effettiva realizzazione di questa pratica, definendone i principi e soprattutto la filosofia.
A Empoli, il 13 giugno 2001, presso il Palazzo delle Esposizioni, si tenne un dibattito dal titolo «Software Libero, Sapere Libero, La Free Software Philosophy e le sue applicazioni». Si parlava di come e dove era nato il Software Libero, dei suoi principi, della sua filosofia e dei risultati ottenuti. In quella occasione il GOLEM, presentò il «Progetto trashware»; possiamo dunque affermare, accettando anche qualche smentita, che il termine \emph{trashware} è nato in Italia nel giugno del 2001.

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@ -56,19 +56,20 @@ Molti confondono ``free software" con software ``gratis", poiché “free” in
\subsection{Vantaggi del Software Libero}
Utilizzare Software Libero, è prima di tutto una scelta di natura etica.
Il suo sviluppo si basa sugli stessi principi fondanti della comunità scientifica, senza i quali la ricerca non può progredire, il libero scambio delle informazioni, la condivisione di idee e risultati e il libero utilizzo del patrimonio comune delle conoscenze per un ulteriore sviluppo.
Favorisce inoltre l'indipendenza tecnologica, la diffusione del sapere, l'abbassamento delle barriere di accesso alla tecnologia, stimola la concorrenza e dà sostegno all'economia locale.
Utilizzare il Software Libero è una scelta intelligente e responsabile soprattutto nel caso delle amministrazioni pubbliche, che impiegano risorse pubbliche e devono quindi preferire l'utilizzo e lo sviluppo di un software che resti a disposizione di tutti, garantendo la sua disponibilità, il suo riutilizzo, e la creazione di competenze, professionalità e valore sul territorio.
Dal punto di vista tecnico, permette la verificabilità del software: diventa possibile, quando serve, verificare o far verificare il comportamento effettivo dei programmi, intervenendo direttamente sui problemi; inoltre, consente un'estrema facilità di sviluppo, dal momento che ogni nuova implementazione può basarsi sulle modifiche precedenti.
%meh... se sai programmare
E' possibile personalizzarlo ed adattarlo alla proprie esigenze.
%ok
Il codice sorgente è sottoposto e revisionato da un'ampia comunità che corregge bug e malfunzionamenti.
La correzione di bug di solito è molto rapida e comunicata in maniera diffusa.
E' molto difficile inserire intenzionalmente nel software libero un codice “maligno”.
%ok, questo va bene
Il suo sviluppo si basa sugli stessi principi fondanti della comunità scientifica, senza i quali la ricerca non può progredire: il libero scambio delle informazioni, la condivisione di idee e risultati ed il libero utilizzo del patrimonio comune delle conoscenze per un ulteriore sviluppo.
Favorisce dunque l'indipendenza tecnologica, la diffusione del sapere, l'abbassamento delle barriere di accesso alla tecnologia, stimola la concorrenza e dà sostegno all'economia locale.
Le amministrazioni pubbliche sono incoraggiate ad usare Software Libero poiché impiegano le risorse dei cittadini e dovrebbero preferire l'utilizzo e lo sviluppo di un software che resti a disposizione di tutti
%garantendo la sua disponibilità, il suo riutilizzo, e la creazione di competenze, professionalità e valore sul territorio.
Dal punto di vista tecnico permette la verificabilità del software: diventa possibile, quando serve, monitorare il comportamento effettivo dei programmi intervenendo direttamente sui problemi; inoltre, consente un'estrema facilità di sviluppo, dal momento che ogni nuova implementazione può basarsi sulle modifiche precedenti.
Il codice sorgente è sottoposto e revisionato da un'ampia comunità che corregge bug e malfunzionamenti, che avviene in tempi sufficientemente rapidi.
Poiché il codice è sotto gli occhi del mondo, diventa difficile programmare applicativi malevoli.
Inoltre, chiunque abbia basi di programmazione può contribuire: o direttamente scrivendo del codice, ma anche traducendo programmi o segnalando problemi da correggere (bug).
% questo discorso lo riprenderei da madbob [se un programmatore alle prime armi mette le mani su software pubblico ha modo di mettersi in mostra]
Dal punto di vista sociale utilizzare Software Libero riveste un grande valore culturale dovuto al carattere pubblico e alla condivisione dei risultati; favorisce lo sviluppo professionale: basandosi su una economia dei servizi, incentiva la crescita professionale e l'aumento delle competenze sul territorio.
% boh, non lo so...
% va detto meglio... non è così scontato
Dal punto di vista economico, il Software Libero stimola la concorrenza e garantisce grandi possibilità di sviluppo che favoriscono leconomia locale.
%ok formazione
Crea nuove opportunità di business nel campo della formazione e del supporto.
@ -76,8 +77,33 @@ Collaborando con sviluppatori volontari e utilizzando il lavoro della comunità,
\subsection{Svantaggi del Software Libero}
Lo sviluppo del software libero può avere una gestione ``anarchica", che porta a risultati incoerenti e ad una mancanza di uniformità.
Alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non sono disponibili come software libero poiché non hanno abbastanza utenti per la creazione di una comunità che supporti lo sviluppo del software.
Anche se spesso è disponibile molta documentazione, è sovente incompleta e a volte non aggiornata.
Spesso gruppi di lavoro distinti lavorano a progetti a volte del tutto equivalente.
Essendo un lavoro volontario, lo sviluppo del software libero è più lento rispetto al software proprietario.
Può succedere che alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non siano disponibili mancano comunità che ne supportino lo sviluppo, oppure al contrario che gruppi di lavoro distinti lavorino a progetti del tutto equivalenti, dando luogo ad una dispersione negli obiettivi.
Anche se spesso è disponibile molta documentazione, è sovente incompleta, non in lingua italiana e a volte non aggiornata.
Parte dello sviluppo del software libero è rappresentato dal lavoro volontario, pertanto può essere più lento rispetto al software proprietario.
\section{GNU/Linux}
% la definizione sua non mi garba... agli occhi della gente mi sembra circolare
GNU/Linux è un sistema operativo creato nel 1991 da Linus Torvalds, uno studente universitario finlandese, integrato con altri software (sia di base che applicativi) GNU .
% cos'è GNU e una sua breve storia la facciamo prima
%sviluppato da Richard Stallman, al tempo studente universitario del MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, ha dato vita al sistema operativo GNU/Linux.
%% riprendere a piene mani da quello che si dice a voce nella presentazione introduttiva
\subsection{Perché usare Linux}
\begin{itemize}
\item \textbf{Sicurezza:}...
\item \textbf{Stabilità:} meh... da dire molto bene
% che è software libero lo possiamo omettere da qui, lo dobbiamo aver già detto in tutte le salse
\item \textbf{Riuso:} la maggior parte degli utenti navigano in rete, leggono e scrivono email, scrivono file di testo e presentazioni, dunque non hanno bisogno di aggiornare il proprio computer ogni 3/4 anni per avere sempre l'ultimo modello.
Purtroppo i sistemi proprietari evolvono sempre adattandosi al nuovo hardware, aggiungendo effetti grafici o appesantendo il sistema di base, e non è una buona idea utilizzare versioni precedenti perché vengono supportate sempre meno.
Alcune versioni di Linux, invece, sono pensate per l'uso su computer più datati ed eseguire in tranquillità le operazioni di base.
\item
\end{itemize}
\subsection{Le versioni di Linux}
Le diverse versioni di Linux sono dette \textbf{distribuzioni}, ed insieme al sistema operativo raccolgono software applicativi per l'uso base o per guidare l'utente nel processo di installazione del sistema.
Ogni distribuzione si differenzia dall'altra per scelte progettuali, per lo stile grafico, per la ``leggerezza" (alcune sono più adatte a computer performanti, altre a quelli di ultima generazione), per il target di utenti prefissato.
\url{http://www.distrowatch.com}

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@ -4,6 +4,15 @@
\par\emph{Proverbio popolare}
\end{shadequote}
\begin{figure}[htb!]
\centering
\includegraphics[width=0.3\linewidth]{img/raster/personal-computer}
%\caption{}
%% fonte: http://pngimg.com/download/7719
%% licenza: CC-BY-NC 4.0
\label{fig:personal-computer}
\end{figure}
Con il termine \emph{hardware} si indica la parte fisica di un computer, ovvero l'insieme delle parti elettroniche, elettriche, meccaniche, magnetiche, ottiche che ne consentono il funzionamento.
Hardware (in inglese il vocabolo letteralmente significa ferramenta) deriva da hard, ``duro", e ware ``merce". Il termine si contrappone alla parte logica e immateriale del PC che è il software, di cui si è parlato nel capitolo precedente.
@ -12,6 +21,7 @@ Colloquialmente, si usa denominare \textbf{periferiche} tutte le parti \textit{h
% Descrizione dei differenti "elaboratori": computer fissi, portatili, tablet, smartphone
\section{Il Personal Computer}
Personal Computer (PC), nel significato originale del termine, è un qualsiasi computer che sia stato progettato per l'uso da parte di una singola persona (in opposizione per esempio ai computer a cui interi gruppi di persone accedono attraverso terminali remoti).
Attualmente il termine PC è usato per indicare macchine dedicate all'uso domestico, per ufficio o piccole aziende.
@ -26,9 +36,11 @@ La miniaturizzazione sempre maggiore ha dato vita a prodotti destinati ad un uso
\section{Come funziona il PC}
\begin{figure}
\centering
\includegraphics[width=10em]{img/vectors/ArchitetturaVonNeumann}
\caption{Struttura base di un computer. È brutta e non fatta come si vuole qui. Segnaposto}
% \url{https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Personal\_computer,\_exploded.svg}
\includegraphics[width=.4\linewidth]{img/vectors/ArchitetturaVonNeumann}
\caption{Struttura base di un computer.}
% Credits:
% CC 0 - https://pixabay.com/en/ram-chip-computer-hardware-152655/
%
\end{figure}
Prima di addentrarsi all'interno del computer commentando i vari pezzi che lo compongono con tutte le diverse sfumature, se ne presenta uno schema a blocchi il più generale (e semplificato) possibile, che vale per computer fissi, portatili, fino ai cellulari.
@ -47,13 +59,14 @@ Per fare un esempio considera un programma di videoscrittura su cui stai scriven
\section{Componenti del PC}
\subsection{Il case}
\begin{figure}
\begin{figure}[hbt!]
\centering
\includegraphics[width=10em]{img/vectors/PC-esploso}
\includegraphics[width=.5\linewidth]{img/vectors/PC-esploso}
\caption{Inserire riferimento con licenza}
% \url{https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Personal\_computer,\_exploded.svg}
\end{figure}
\subsection{Il case}
Il case, o cabinet, (dall'inglese cassa, scatola) è il contenitore di
plastica o metallo che contiene i vari componenti del PC fisso.
Nel caso di computer portatile si parla invece di \textbf{chassis}.
@ -123,11 +136,8 @@ Questi parametri restano memorizzati grazie ad una batteria montata nei pressi d
% È carino spiegarlo a mò di "cosa sono gli altri chip sulla scheda?", magari anche con meno dettaglio
\paragraph{Il chipset}
[Come accennato all'inizio del capitolo] sono presenti altri circuiti integrati che assistono il processore nella gestione di tutte le periferiche.
Uno di questi è il \textbf{northbridge}, che connette il processore con la memoria RAM e i connettori di espansione principali. Recentemente incorporano anche le interfacce verso gli hard disk ed i masterizzatori.
Il suo buon funzionamento è cruciale per la stabilità e la velocità della macchina.
\\
Il \textbf{southbridge} è il secondo componente del chipset e il suo compito è quello di gestire tutte le interfacce a bassa velocità quali le porte seriali e parallele, l'interfaccia per la tastiera e il mouse, l'interfaccia Ethernet, le porte USB.
Sono presenti altri circuiti integrati che assistono il processore nella gestione di tutte le periferiche come il \textbf{northbridge}, che connette il processore con la memoria RAM e i connettori di espansione principali, ed il \textbf{southbridge}, che si interfaccia con tastiera e il mouse, Ethernet, e porte USB.
Non di rado sono nascosti da radiatori metallici che permettono di mantenerne stabile la temperatura.
\paragraph{I connettori di alimentazione}
È sempre presente un connettore a 20 oppure 24 contatti che va all'alimentatore, insieme a diversi altri per le ventole di raffreddamento.

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@ -1,7 +1,8 @@
\chapter{I primi passi}
\begin{shadequote}
Impareremo a camminare, per mano, insieme, a camminare
Impareremo a camminare,\\
per mano, insieme, a camminare
\par\emph{Zucchero Fornaciari}
\end{shadequote}